Ricerca personalizzata

mercoledì 13 febbraio 2013

SANREMO IN UN TWEET: CROZZA, L'ARMATA ROSSA E LE CANZONI COSì COSì

Come era prevedibile il Festival di Fazio è iniziato all'insegna delle polemiche, cosa che certamente fa parte del gioco e comunque tutto fa brodo per avere un grande riscontro di pubblico. Ovviamente quello che ha colpito di più e di cui si parla (e si parlerà) è l'intervento satirico di Maurizio Crozza in piena campagna elettorale.

Innanzitutto va tutta la mia solidarietà ad un grande uomo di spettacolo che è Maurizio Crozza, sempre abile nelle sue osservazioni e originale nelle imitazioni di politici di tutti gli schieramenti (non solo quelli di una parte alla Sabina Guzzanti, chiaramente schierata). Già non è facile essere sul palco dell'Ariston per qualsiasi artista, per chi fa il comico è ancora più ardua la sfida perchè sai che basta una piccola scivolata che la trasformano in un terremoto. E così è stato. Il pubblico in sala che ha fischiato o era già organizzato per contestare una eventuale satira antiberlusconiana (più volte l'ex premier ha dichiarato di voler spostare il Festival), oppure gli spettatori non hanno avuto la pazienza di aspettare la fine dell'intervento che ha dimostrato invece di essere trasversale e quindi neutrale. Certo, chi segue Crozza sa che non ha portato niente di nuovo rispetto al suo repertorio, poteva parlare del Papa ad esempio, però addirittura fischiarlo è stato da incivili.
Passiamo ad altro. La performance della coppia gay dopo Crozza ha creato meno polemiche, era un bel messaggio di amore tra due persone che vogliono sposarsi. Solo che il messaggio era troppo zuccheroso e ad un passo dal patetico.
Toto Cutugno è stato il più rivoluzionario e schierato della serata: ha portato l'Armata Rossa ed ha cantato in russo! Anna Oxa sarà contenta adesso, può dire che aveva ragione sul fatto che il Festival quest'anno è la succursale del Primo Maggio. Cutugno invece è talmente amato dagli italiani che si ritrova a fare concerti solo in Russia e nei paesi dell'ex unione sovietica.
Per chiudere vorrei giusto fare un accenno al discorso canzoni (ne parlerò più approfonditamente a fine Festival quando avranno fatto ascoltare tutti i cantanti in gara). Finora non ci sono pezzi eccezionali. Mengoni, dato per uno dei favoriti, ha un po' deluso; il brano di Lelio Luttazzi (onore al maestro) non era un granchè, invece l'altra canzone di Simona Molinari era decisamente meglio (e soprattutto sua). Gualazzi e Silvestri convincono assolutamente, non convincono i Marta sui Tubi (ovviamente non hanno pezzi da Sanremo, ma promuovono il loro disco). Maria Nazionale, nonostante tutte le ironie fatte su Twitter (Maria Regionale, Maria Provinciale ecc.), ha dato una grandissima prova di interprete senza scadere nel volgare neomelodico gigiodalessiano napoletano. Infine Chiara, la vincitrice dell'ultimo X Factor, ha dimostrato con le sue due performance di essere degna del Festival di Sanremo e di poter portare a casa un'ottimo risultato, nonostante le sue canzoni non siano particolarmente convincenti.
Buon Festival e al prossimo Raglio!



Nessun commento:

Posta un commento

Il Blog di White Moon (@aleroticiani)

Il Blog di @ValeAl

Image and video hosting by TinyPic