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giovedì 23 marzo 2017

LE STAR DELLA TV E LE FORCHE CAUDINE DEL WEB



Populismo? Demagogia? Rosiconi? Invidiosi? Leoni da tastiera? Il web può essere questo, ma può essere anche gente assolutamente normale che vuole esprimere un'opinione da semplice spettatore. Negli ultimi tempi c'è un po' di insofferenza da parte dello star system televisivo italiano nei confronti di quelli che criticano o commentano, senza che abbiano particolari conoscenze/esperienze tecniche per poter giudicare ciò che finisce sul piccolo schermo. Siccome non si parla di fisica quantistica, materia in cui effettivamente sarebbe meglio lasciar parlare gli scienziati, per la tv (che vive grazie agli spettatori) il fatto che parlino quelli che si trovano dall'altra parte dello schermo un senso ce l'ha: sono i fruitori/consumatori di un prodotto/servizio. Se quei fruitori si lamentano di un servizio, l'azienda deve provvedere a sostituire quel prodotto con qualcosa di più efficiente. Fino a pochi anni fa le critiche che si potevano leggere sui programmi erano talmente ristrette agli addetti ai lavori sui giornali o al massimo su siti e blog specializzati che le star rispondevano a tre/quattro critici, apostrofandoli con qualche battuta se le recensioni non erano proprio "gradevoli". Adesso la platea dei commentatori, notevolmente allargata grazie ai social, fa rimpiangere o addirittura riesce a far diventare veri e propri alleati delle star quei tre/quattro critici di mestiere e il resto derubricato a semplice odio ingiustificato da parte di "tuttologi sul web". Mi sembra un modo un po' semplicistico di affrontare la questione, perché se tra questi hater/odiatori di professione ci fossero delle menti finissime, ma indignate per svariati motivi che possono andare dalla battuta brillante rubata dalla star televisiva (e capita molto frequentemente) fino alla critica per un cachet troppo alto (quello sì ingiustificato se si tratta del servizio pubblico o uno show che non funziona), allora stanno dando delle indicazioni da utenti/fruitori. Questi privilegiati del mondo della tv (perché di privilegiati si parla) devono farsene una ragione: il web (cioè il pubblico) li osserva e li commenta in ogni caso, quindi devono imparare a saper distinguere le critiche sterili da quelle fondate, devono mettere in conto che non si possono avere solo i propri fan a commentare e che a volte effettivamente i programmi sono palesemente brutti o già visti e ripetitivi, senza che ci sia bisogno di essere degli "Aldi Grassi" per capirlo. E magari mettere da parte un po' di permalosità e vittimismo in generale non farebbe male, sarebbe un buon modo per recuperare obiettività di giudizio e disponibilità ad accettare le critiche fondate, lasciandosi scivolare addosso le cattiverie veramente gratuite.

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