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martedì 8 maggio 2012

LA PRIMAVERA OCCIDENTALE: STA CAMBIANDO TUTTO

"E' cambiato tutto!" come dice il comico Andrea Pucci di Colorado. Magari fosse cambiato tutto davvero, ma diciamo che con le elezioni appena concluse si sta incominciando a vedere un processo di cambiamento in Europa e ovviamente anche qui da noi in Italia.
Sicuramente la vittoria di Hollande in Francia è il fatto più concreto che può determinare il cambiamento delle politiche europee del solo rigore dei conti pubblici voluto dalla Merkel. Quindi sarebbe ora che la cancelliera tedesca -dopo aver tratto ampi benefici da questa crisi mondiale- rinunciasse a qualcosa, visto che per non far fallire le banche tedesche si stanno facendo fallire gli altri paesi europei (comunque anche in Germania tira una forte aria di cambiamento del sistema attuale).
Per quanto riguarda l'Italia, i risultati delle amministrative dicono che il Movimento 5 Stelle non è antipolitica, ma anzi una nuova forza politica che fa tremare tutte le altre perchè costituita da persone della società civile a stretto contatto con la realtà territoriale in cui si sono candidati. Mi meraviglio quando vedo un Presidente della Repubblica (che dovrebbe essere garante della democrazia e rappresentare tutti i cittadini) schierarsi apertamente contro una lista che prende voti democraticamente: questo è sintomo di un sistema di potere e di poteri che minimizzano il problema per continuare a fare i propri comodi. Poi ovviamente Napolitano non può andare contro se stesso: è lui il primo responsabile di questo governo Monti, che sta portando in ulteriore recessione il paese con un eccessivo numero di tasse. A questo punto secondo me Napolitano è espressione solamente dei partiti che sostengono questo finto governo tecnico che in realtà è un governo ultrapolitico (nella peggiore accezione del termine) che veramente ha sospeso la democrazia. Non basta dire ai partiti "rinnovatevi", bisogna anche dirgli "mollate l'osso con tutta la ciccia intorno che il paese è affamato".
Per chiudere vorrei ricordare per un attimo quell'ex presidente del consiglio che ne esce sconfitto più degli altri da queste elezioni, ma che continua ad essere un inguaribile ottimista, commentando così il disastro del Pdl: "E' andata meglio del previsto".
Al prossimo Raglio!

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