Intanto i due conduttori dovrebbero ringraziare infinitamente Giuliano Ferrara, che quando attacca un film o un programma televisivo preventivamente vuol dire che sicuramente andrà benissimo: il caso più clamoroso fu l'attacco a La Vita è Bella di Benigni e sappiamo tutti il successo internazionale che ottenne quel film. Comunque Fazio e Saviano partivano già forti del risultato di Vieni Via Con Me, che praticamente è la stessa trasmissione, solo che al posto degli elenchi questa volta hanno utilizzato una sola parola per ogni ospite che ha il compito di spiegarne (o restituirne) il significato.
Passando ai difetti da correggere, bisognerebbe tirare un po' le orecchie a Roberto Saviano, perchè "quello che non ha" (per restare in tema con il titolo della trasmissione) è il dono della sintesi e della chiarezza nei suoi monologhi, in particolare nel secondo in cui parlava della strage di Beslan. Ovviamente Saviano di mestiere fa lo scrittore e non il monologhista come la Littizzetto, però visto che ormai frequenta l'ambiente del piccolo schermo da tempo dovrebbe già aver imparato a sintetizzare i concetti. Ricordo che proprio il suo collega Fazio lo stava aiutando in questo problema nella precedente esperienza su Rai3, ma ancora deve migliorarsi e vedremo se tra stasera e domani riuscirà a contenersi.
Nonostante questi piccoli difetti Quello che (non) ho è una delle poche trasmissioni interessanti di questa annata televisiva e bisogna difenderla strenuamente, altrimenti si parlerebbe solo di Belen, Corona, Emma, Stefano e le loro storie d'amore vere o finte.
Per chiudere, oltre a ringraziare questi due eroi (Fazio e Saviano) che rischiano e propongono qualcosa di diverso, vorrei anch'io dire la mia parola, una parola che forse più di tutte le altre serve come base per far ripartire il paese in tutti i campi: Onestà.
Al prossimo Raglio!
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