Ricerca personalizzata

martedì 27 marzo 2012

PANARIELLO ESISTE E CONCLUDE IN MODO CONVINCENTE

Alla fine di tutte e quattro le puntate di Panariello non esiste si può proprio dire che Panariello esiste ed ha fatto esistere un minimo di qualità a Canale 5 (cosa ormai rarissima), raggiungendo anche degli ottimi ascolti (nonostante lo stesso Giorgio dica che non gliene importi nulla, sicuramente ne sarà contento).
La prima puntata di questo show era stata un po' scricchiolante, con molte incertezze, battute datate e poco originali, monologhi lenti e aggrovigliati. Poi però, passata l'emozione del ritorno in tv di Giorgio, dalla seconda puntata con l'utilizzo dei pezzi forti di Panariello (cioè i suoi personaggi) finalmente è stata intrapresa la strada giusta, in particolare con gli intermezzi di Casa Renato (il reality con Renato Zero/Panariello) che hanno scandito il ritmo di tutto lo spettacolo. Le vere novità a livello di personaggi sono stati Sirvano (detto anche Vaìa, Vaìa) e Carlo l'esattore di Equitalia che Panariello ha interpretato ieri sera, ispirandosi al look eccentrico dello stilista Karl Lagerfeld (nelle foto qui sotto)...



...con questo risultato a dir poco fantastico ed esilirante.


Se vi siete ripresi dalle risate potete continuare a leggere...Fatto? Ok. Andiamo avanti.
Immancabile l'appuntamento con Renato Zero (quello vero) che ormai sembra più lui Panariello con la parrucca che non il contrario, ma comunque apprezzabile per la sua autoironia ed è sempre un GRANDEEE artista. Meno gradevole è stata l'ospitata di Raffaella Carrà, dalla quale mi sarei aspettato qualcosa in più di una semplice comparsata alla YMCA. Tra gli ospiti delle quattro puntate ha spiccato su tutti la presenza dell'attrice poliedrica Chiara Francini, che ha dimostrato ancora una volta di avere una comicità naturale e al tempo stesso di essere in grado di fare ruoli drammatici. Altro ospite notevole è stato Massimo Ranieri nella terza puntata, che ha interpretato il criminale londinese Mackie Messer, ovvero il protagonista dell'Opera da tre soldi di Brecht: forse il momento artisticamente più alto, ma purtroppo rovinato dalla regìa che cambiava troppo spesso le inquadrature durante l'esibizione, creando l'effetto zapping e facendo venire il mal di mare ai telespettatori (se non l'avete visto questo è il link al video http://www.video.mediaset.it/video/panariello_non_esiste/clip/291593/a-lezioni-di.html#tc-s1-c1-o1-p2).  
Per concludere, ho apprezzato molto da una parte il messaggio di Panariello in cui ha detto che il Varietà è uno spettacolo che deve continuare a esistere in televisione, dall'altra le dediche nel finale di tutte le puntate all'attore/regista/scrittore/autore Francesco Nuti e speriamo che veramente torni presto a intrattenerci.
Al prossimo Raglio!



Nessun commento:

Posta un commento

Il Blog di White Moon (@aleroticiani)

Il Blog di @ValeAl

Image and video hosting by TinyPic