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sabato 19 luglio 2014

GIANFRANCO D'ANGELO A BAGNOREGIO FA PELO E CONTROPELO AGLI ITALIANI


All'interno della rassegna teatrale "Civit'Arte", nella cornice di Piazza Biondini di Bagnoregio (VT), Gianfranco D'Angelo ha raccontato pregi e difetti del Bel Paese nello spettacolo intitolato "Il Bello dell'Italia", attraverso battute, poesie, barzellette, ricordi e canzoni che lo hanno accompagnato durante la sua lunga carriera artistica giunta al traguardo dei 50 anni.
L'attore romano non si è risparmiato da una parte nell'esaltare le virtù e dall'altra nel denunciare vizi dello stivale che dice di conoscere "meglio di un calzolaio", per il semplice fatto che durante i suoi 50 anni di carriera artistica (giù il cappello e tanti auguri) ha visto e girato l'Italia in lungo e in largo. Durante questo lungo viaggio D'Angelo ha conosciuto grandi personaggi dello spettacolo (Fellini, Modugno, Manfredi, Aldo Fabrizi, solo per citarne alcuni) e ne ha ricordato episodi e aneddoti divertenti vissuti al loro fianco, ma anche barzellette o vizi degli stessi (non ve li dico, se volete saperli andate a vedervi Il Bello dell'Italia).


L'aspetto che ha funzionato in modo eccellente è stato quello musicale, grazie agli elementi della band "I cerchi magici", che hanno suonato e cantato brani di musica popolare italiana (prevalentemente nel dialetto delle varie aree del paese) alternandosi con gli interventi, battute e poesie di Gianfranco D'Angelo.


Le battute migliori dell'attore sono state quelle che riguardavano i personaggi politici attuali e le barzellette che inevitabilmente si fondavano sull'equivoco, giocando bene con i doppi sensi. L'unica pecca era l'effetto "già sentito", ma comunque le barzellette bisogna saperle raccontare e Gianfranco D'Angelo ci riesce molto bene. Bella è stata anche l'idea di viaggio regione per regione, come se fosse un diario di bordo diviso in capitoli, dosando in modo equilibrato musica e interventi: in questo caso credo che i complimenti vadano al regista Luciano Odorisio.

  
Le luci hanno segnato bene l'inizio e la fine di ogni scena, solo che hanno creato difficoltà a chi doveva fare le foto con fotocamere digitali di uso comune o smartphone (mi scuso per la qualità, ma non sono un fotografo, spero che troviate le foto ufficiali su altri siti). 
Ci sono stati alcuni momenti durante lo spettacolo in cui il comico ha voluto esprimere la sua amarezza per le difficoltà della situazione italiana, le brutture e le notizie negative che si sentono tutti i giorni, ma ha voluto anche condividere momenti di nostalgia e di emozione legati ai suoi ricordi più belli. Il messaggio più grande che ha cercato di trasmettere è stato quello di speranza e di fiducia (soprattutto nei confronti delle nuove generazioni) e che nonostante tutto si sente orgoglioso di essere italiano.


Vi lascio con la locandina dello spettacolo Il Bello dell'Italia con i nomi del cast al completo. Al prossimo Raglio!



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