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venerdì 2 maggio 2014

PRIMO MAGGIO: DUE CONCERTONI, ZERO LAVORO, PELÙ PRESIDENTE


Mi dispiacerebbe ripetere ciò che ho già scritto l'anno scorso a proposito del 1° maggio (ovvero #ZeroMaggio), ma la situazione dal punto di vista del lavoro non è che sia cambiata molto. Anzi, forse è cambiata...In peggio. L'unica cosa positiva di questa giornata della festa del lavoro è che in giro per l'Italia c'è tanta musica, con i due concertoni di Roma e Taranto che hanno avuto maggiore richiamo a livello di partecipazione.
Questo è già il secondo anno che gli artisti si sono divisi tra il palco dei sindacati (Piazza San Giovanni di Roma) e il palco dei cittadini liberi e pensanti (Taranto), creando in chi segue da casa uno strabismo ottico, auricolare e anche neuronale per non perdersi i propri idoli presenti in entrambe le manifestazioni. Il primo concerto, quello tradizionale, conserva il vantaggio di essere trasmesso dalla tv di stato su Rai3, mentre il secondo (quello di Taranto) è coperto solo da JoTv in streaming (è stato trasmesso anche su youtube), quindi la disparità di visibilità tra i due eventi è notevole. Al di là della potenza di fuoco per arrivare nelle case degli italiani, il concerto di Taranto sta assumendo un ruolo più rilevante di quello che sembra e dovrebbe (a mio avviso) essere trasmesso anch'esso dalla tv di stato, visto che non si parla solo di lavoro e di musica, ma si discute anche sul modo di trasformare e rivitalizzare la nostra società in declino.
Per quanto riguarda la qualità degli artisti se la sono giocata praticamente alla pari: le note stonate che ho trovato sono solo nel concerto di Roma. La prima è la conduzione di Francesca Barra (senza energia e troppo flemmatica), alla quale non basta vestirsi di pelle nera per essere rock: al suo posto sarebbe stata meglio Suor Cristina di The Voice. L'altra nota stonata (in tutti i sensi) è stata quella bruttissima performance di quell'attore (?) e quella cantante (?) -se così si possono definire- che hanno rovinato e distrutto Giorgio Gaber con il loro omaggio: sarebbe da vietargli di salire su qualsiasi palcoscenico a vita se non proprio da metterli in galera!
Il migliore di Roma, invece, è stato Piero Pelù che da vero "Toro Loco" ha esordito salutando il premier Matteo Renzi chiamandolo "boy scout di Licio Gelli".



A Taranto direi che sono stati tutti bravi: divertentissimo Andrea Rivera, fantastico il duetto tra Roy Paci e Vinicio Capossela. Purtroppo mi sono perso l'esibizione di Caparezza, che sicuramente avrà fatto un'ottima figura e appena possibile andrò a recuperare qualche filmato. Intanto c'è questa intervista (sempre di JoTv):


Tutti bravi gli artisti a Taranto indistintamente. Perchè? Perchè si sono esibiti gratuitamente, dimostrando la loro vicinanza e la loro sintonia con la popolazione pugliese martoriata dall'inquinamento dell'Ilva e poco ascoltata dalle istituzioni.
Sperando come sempre che la situazione possa migliorare dal punto di vista occupazionale e ambientale, vi aspetto per il prossimo Raglio!

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