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martedì 5 marzo 2013

4 MARZO IN PIAZZA GRANDE PER LUCIO DALLA

Una grande serata di musica quella dedicata a Lucio Dalla nella sua Bologna in Piazza Maggiore, che speriamo prima o poi venga finalmente chiamata Piazza Grande in onore dell'artista che l'ha resa celebre.


È stata una bella occasione per la Rai di dimostrare che gli omaggi agli artisti scomparsi di un certo livello si fanno con la partecipazione e la collaborazione di altri grandi dello spettacolo, non alla maniera superficiale e quasi necrologica di Massimo Giletti (che con la musica non c'entra niente).
La partecipazione del pubblico è stata enorme, sia dalla Piazza che da casa davanti alla tv: questo sta a significare che Lucio Dalla è uno di quelli che hanno veramente lasciato un segno nella vita di ognuno di noi con la sua musica e che resterà immortale.
Entriamo nel merito della serata. Gianni Morandi era forse l'unico che poteva presentare la serata, visto che il suo percorso è stato legato a doppio filo con quello di Dalla, sia per l'appartenenza alla città di Bologna, sia per le varie collaborazioni e ovviamente l'amicizia tra loro. Morandi, come a Sanremo lo scorso anno, è riuscito a fare qualche scivolone, di cui uno proprio gigante: quando doveva lanciare il filmato con Lucio Dalla che cantava con una testa di cavallo ha insistito nel dire ad Andrea Bocelli (non vedente, lo sanno tutti) "non ci credi? Guarda il filmato, veramente guarda lì". 
Le prossime critiche sono indirizzate a chi ha organizzato l'evento. La prima è che hanno inserito troppa pubblicità in una serata che poteva essere benissimo un evento benefico. Infatti il concerto è risultato troppo lungo, non immagino pensare il freddo che hanno sopportato le persone lì in piazza.
La seconda critica è rivolta a chi ha stabilito che ad ogni grande evento su Rai1 (musicale e non) debba partecipare Gigi D'Alessio e consorte (Anna Tatangelo era presente negli spot di una nota marca d'abbigliamento che definerei "CoCoatta" anche durante il Festival di Sanremo). A me dal televisore è sembrato anche di sentire qualche fischio rivolto al re dei neomelodici coatti napoletani (non ditemi che ho esagerato nel definirlo così, se fate un giro sui commenti di Twitter sono stati più pesanti). Il bello è che Gigi D'Alessio, che ha toccato il punto più basso della serata, si è esibito subito dopo il punto più alto del concerto raggiunto a mio avviso dal suo conterraneo Pino Daniele, che è riuscito a far "cantare" alla sua chitarra elettrica Caruso.
Per il resto nessuno dei partecipanti ha sfigurato.
Chi si fosse perso il concerto può rivederlo a questo link http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#ch=1&day=2013-03-04&v=186399&vd=2013-03-04&vc=1
Auguri Lucio.

Al prossimo Raglio!

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