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martedì 6 dicembre 2011

FIORELLO E BENIGNI FOREVER

C'è ancora qualche critico-analista-esperto di tv e comunicazione che non sa spiegarsi come mai Fiorello faccia il 50 % di ascolti e 13 milioni e mezzo di telespettatori. Parliamoci chiaro: fate finta di non capire, siete mossi da invidia o non vi piace Fiorello e il suo stile?
Ditelo che preferite solo satira, satira, satira e ancora satira su Berlusconi come vorrebbe Sabina Guzzanti e tutti gli anti-berlusconiani ossessionati che ora non si rassegnano all'idea che non ci sia più lui a governare e non sanno più chi colpire. A proposito: visto che la Guzzanti a gennaio 2012 inizia il suo programma in prima serata su La7 la aspettiamo al varchetto e verrà giudicata dopo aver visto tutta la trasmissione (non dopo cinque minuti per dire in modo snob e con la puzza sotto al naso "che palle"). E' sempre stato molto facile criticare gli altri quando hanno successo; molto meno facile è dimostrare di essere più bravi o più capaci di fare spettacolo di una certa classe, eleganza e professionalità. Chiusa parentesi sui critici invidiosi, veniamo al grande Show televisivo di ieri sera. Il momento più atteso ovviamente era quello con Roberto Benigni, un altro personaggio stracriticato in tutta la carriera, pure quando fece La vita è bella che arrivò all'Oscar. Il pezzo che Benigni ha cantato con Fiorello su richiesta dello showman siciliano, L'inno del corpo sciolto, era nato come una presa in giro dei cantautori impegnati alternativi e dei critici ipercolti: per scrivere il testo il comico toscano si era ispirato al Gargantua di Rabelais, in cui c'era un capitolo che spiegava le maniere in cui ci si pulisce il "fondoschiena" (se non ci credete, leggete il libro La scena dell'osceno. Alle radici della drammaturgia di Benigni di Andrea Cosentino in una nota a pagina 7 dell'edizione del 1998). Questo brano irriverente, inoltre, faceva parte del repertorio dello spettacolo Tuttobenigni '83, in un periodo (i primi anni '80) in cui Benigni veniva condannato per vilipendio alla religione di stato (per i saluti al Papa o a Dio direttamente) e di conseguenza anche censurato. Infatti L'inno del corpo sciolto era stato ascoltato solo dal pubblico degli spettacoli di quasi trent'anni fa, oppure tramite le videocassette con gli spezzoni tratti dalla tourneè teatrale (poi finiti su Youtube), ma non erano mai stati sdoganati in televisione e soprattutto su Rai1! Quindi Fiorello ancora una volta ha avuto un'idea geniale nel far cantare quel meraviglioso pezzo a Benigni, dedicato proprio agli "stitici invidiosi" di cui abbiamo parlato prima.
Rimpiangeremo tantissimo questo spettacolo appena concluso, lo ricorderemo con nostalgia. Avere nella stessa serata Fiorello, Benigni, Jovanotti, Bolle, Malika Ayane, Gegè Telesforo, Giorgia, Pippo Baudo e i Cluster non capiterà un'altra volta e insieme a tutti gli ospiti che si sono succeduti nelle puntate precedenti hanno realizzato Il Più Grande Spettacolo di Intrattenimento della Televisione Italiana. #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend è già entrato nella storia.
Vi lascio con l' Inno del corpo sciolto dedicato a tutti i critici stitici e invidiosi.
Al prossimo Raglio!

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